Tetto in Legno - Ventilato

PACCHETTO VENTILATO

La miglior soluzione per una perfetta coibentazione acustica e termica

Il termine tetto ventilato si riferisce a una copertura provvista di una camera per il passaggio dell’aria ad altezza costante in tutta la struttura, situata tra lo strato isolante e quello impermeabile.

Il passaggio naturale di aria nella camera di ventilazione, aiuta a controllare la temperatura grazie alla differenza termica tra esterno ed interno della casa.

Il tetto in legno inclinato, per la sua leggerezza e duttilità d’uso rispetto ad altre strutture, si presta più facilmente ad essere configurato nella tipologia costruttiva delle coperture definite ventilate.

Infatti, il tetto in legno ventilato si usa solamente per coperture inclinate, obbligatorio a partire da un’inclinazione del 20% di pendenza, ed è tra i più utilizzati perché grazie all’aria che passa internamente dura molto più a lungo e massimizza tutte le caratteristiche e le proprietà isolanti di questo stupendo materiale che è il legno.

Tetto-VENTILATO

Stratigrafia

Per i tetti ventilati la stratigrafia più comune prevede, a partire dall’interno:  tavolato perlinato o impalcato ligneo come supporto per l’appoggio dell’isolante; telo con funzione di freno a vapore che oppone resistenza al passaggio del vapore acqueo senza bloccarlo del tutto, riducendo il transito di aria calda dall’interno; isolante altamente traspirante con la doppia funzione di isolamento termico e acustico; telo impermeabile all’acqua ma permeabile al vapore acqueo che serve a proteggere lo strato di isolamento e ad impedire l’infiltrazione di aria fredda dall’esterno; ventilazione con intercapedine aperta in gronda e sul colmo che serve ad asciugare l’umidità e ad evitare gli scioglimenti differenziati della neve; listellatura/osb3; impermeabilizzazione; manto di copertura con tegole, coppi.

Il pacchetto ventilato permette d’incamerare aria fresca, proveniente dall’esterno, che riscaldandosi segue il tragitto a salire sotto i coppi o le tegole per poi fuoriuscire dal colmo.

Questo meccanismo del passaggio d’aria contribuisce a coibentare nel miglior modo possibile gli ambienti  sottostanti  e comporta inoltre un notevole risparmio energetico.

Dati Tecnici:

Struttura in legno
Perlinato maschiettato
Freno vapore
Isolante vari strati
Telo traspirante
Camera di ventilazione
 Listellatura/OSB3
 Impermeabilizzazione
Lattoneria
Tegola

Termoventilazione

La principale funzione del tetto in legno, indispensabile per l’efficienza energetica dell’edificio, è la termoventilazione.

L’attenzione sorta a livello globale per la salvaguardia dell’ambiente ha reso di fondamentale importanza il risparmio energetico negli edifici per uno sviluppo eco-compatibile ed eco sostenibile, come più volte ricordato. Lo studio e lo sviluppo di tecnologie volte a mantenere una temperatura costante all’interno degli edifici e contenere il dispendio energetico sono in continua crescita.

La tecnologia del “tetto ventilato”, mantiene una temperatura costante all’interno con un consumo energetico minimo e nel contempo allunga la vita naturale delle strutture del tetto, preservandole da umidità e muffe.

Per quanto riguarda i sistemi di copertura della casa, il tetto ventilato rappresenta oggi la migliore soluzione presente sul mercato.

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La ventilazione del tetto si ottiene di solito attraverso una listellatura in legno che creerà la camera di ventilazione, a costituire delle canalizzazioni che vanno dalla gronda al colmo, dove poi appoggiare un pannello orizzontale a chiusura per la posa dell’impermeabilizzazione e delle tegole, il manto.

Questo schema funzionale è caratterizzato dal fatto che il controllo del comportamento termo igrometrico della copertura è ottenuto con il contributo di uno strato di ventilazione (UNI 8627) che favorisce le caratteristiche igrotermiche della copertura attraverso ricambi d’aria naturali o forzati, e va situato sotto il manto impermeabile o fra questo e l’isolante se presente (UNI 8178).

Funzionamento e vantaggi

Nonostante il legno sia sempre il migliore in tema d’isolamento, se non è presente una camera d’aria non si ha la possibilità di sfruttare a pieno le caratteristiche di questo prezioso materiale.

L’areazione nel tetto ventilato, se correttamente progettato, avrà sicuramente un benefico effetto sul manto impermeabile sovrastante che sarà meno sollecitato da shock termici rispetto quello direttamente posato sull’isolante del tetto.

Durante l’estate nell’intercapedine si sviluppa un moto ascendente d’aria che, riscaldandosi per conduzione/convezione, attraverso il manto di copertura, sotto l’influsso dell’irraggiamento solare, aumenta di volume, diminuisce di peso e risale verso il colmo del tetto, da cui fuoriesce sottraendo calore dal materiale coibente grazie all’aria fresca che si introduce dalla gronda. Viene naturalmente eliminato progressivamente così il calore che si accumula sul manto, evitandone la trasmissione verso l’interno dell’edificio. In inverno, la circolazione d’aria farà in modo che il coibente o materiale isolante rimanga sempre arieggiato, quindi asciutto, smaltendo l’accumulo, seppur lieve, di vapor acqueo proveniente dai locali sottostanti ed evitando che si formino condense all’interno dello stesso. Sono garantiti così nel tempo il potere coibente, la qualità e la funzionalità degli elementi costitutivi del tetto. Inoltre, la ventilazione assicura una distribuzione uniforme della temperatura sul manto e la neve d’inverno sul tetto si scioglierà uniformemente evitando la formazione di barriere di ghiaccio in gronda e di pericolosi accumuli sul bordo della copertura della superficie del tetto.
Per quanto riguarda la protezione dall’umidità, nelle stagioni fredde l’aria che passa attraverso l’intercapedine evita il ristagno di umidità, che potrebbe rovinare i materiali del tetto ed abbassare sensibilmente le temperature dell’alloggio interno, cosa poco gradevole per le persone che vi abitano. La dispersione di vapore acqueo che si crea all’interno dei locali, funge proprio da deumidificatore, con relativo risparmio delle spese di riscaldamento.
Ma anche d’estate questo tetto in legno ventilato accresce il suo prezioso contributo: raffredda il soffitto e aiuta a mantenere un piacevole fresco nella casa, contribuendo a ridurre quindi, anche in questo caso, i costi della climatizzazione degli ambienti abitati.
La presenza di ventilazione, tuttavia, in estate o in inverno  non elimina del tutto la necessità di fare ricorso a climatizzazione o riscaldamento  artificiale in contesti particolarmente caldi o freddi.

Per ottenere le prestazioni termiche migliori, sarà opportuno scegliere isolanti caratterizzati da elevate prestazioni termiche, come ad esempio i pannelli in fibra di legno, in lana minerale o in sughero.

Possiamo affermare che il tetto in legno ventilato presenta notevoli vantaggi, nonostante la spesa di costruzione possa rivelarsi leggermente più alta rispetto a quella di un tetto non ventilato.

Il costo più elevato rispetto alle altre soluzioni è spiegato dal fatto che il materiale da utilizzare è maggiore rispetto ad un tetto non ventilato, e anche dal fatto che la sua costruzione prevede più tempo e lavoro, ma non ci sono confronti che tengano per quanto riguarda le sue prestazioni.
Oltre ai citati molteplici vantaggi, va notato che  la differenza di costo non solo è giustificata ma che in poche stagioni può essere ammortizzata grazie ai risparmi che si ottengono in virtù di questa tipologia costruttiva di tetto in legno.

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Se sei interessato ad approfondire il tema dei tetti in legno guarda la pagina dedicata al tetto Isolato.